Nell’autunno 2021 partirà il secondo importante Switch Off del digitale terrestre che porterà sulle televisioni degli italiani il nuovo standard della TV Digitale DVB-T2. Sarà una lunga transizione che durerà fino al 2023. Questa rivoluzione rappresenta un grande passo in avanti per la TV digitale terrestre nel nostro Paese.
Le domande più frequenti sul nuovo digitale terrestre.
Cosa cambierà nei prossimi mesi? Dovrò cambiare TV o impianto di ricezione per continuare a vedere tutti i canali? Qual è il motivo di questa trasformazione tecnologica? Riguarderà tutte le emittenti nazionali e locali? Ci saranno delle interruzioni di servizio (oscuramenti e difficoltà di ricezione) come nel primo Switch Off? In questo articolo puoi trovare tutte le risposte a queste e ad altre domande.
Perché è stato deciso il passaggio al DVB T2?
La conversione al nuovo standard tecnologico è stato imposto dall’Unione Europea per liberare una precisa porzione di frequenze nella banda 700 MHz in favore del 5G per il traffico dati mobile. Ogni emittente, nazionale o locale, è obbligata a modificare la frequenza (se già impegnata) e deve aggiornarsi al nuovo standard.
Cos’è il DVB T2?
È l’ultima evoluzione tecnologica per trasmettere contenuti televisivi attraverso la piattaforma digitale terrestre. Essa è molto più efficiente rispetto all’attuale standard DVB T. Permette di ottimizzare l’uso della banda e restituisce una miglior qualità di video e audio per tutti i canali, inclusi quelli in alta definizione.
Nuovo digitale terrestre DVB-T2: i tempi del passaggio
Nel corso dell’estate, il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato una modifica al calendario nazionale dei lavori del passaggio della tv digitale terrestre in Italia dallo standard DVB T al nuovo DVB T2.
Le emittenti televisive dovranno abbandonare gradualmente le frequenze sulla banda 700 MHz, già assegnate alle compagnie telefoniche per il 5G e riorganizzare la distribuzione delle frequenze sullo spettro elettromagnetico a sua disposizione.
Il passaggio avverrà in modo scaglionato per aree geografiche e terminerà il 30 giugno 2022 quando tutte le emittenti televisive avranno lasciato le vecchie frequenze per passare alle nuove.
Nel dettaglio:
• a partire dal 15 novembre 2021 al 18 dicembre 2021: Area 1A – Sardegna
• nel periodo 3 gennaio 2022 – 15 marzo 2022: Area 2 – Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia tranne la provincia di Mantova, provincia di Piacenza, provincia di Trento, provincia di Bolzano; Area 3 – Veneto, provincia di Mantova, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna tranne la provincia di Piacenza
• nel periodo 1° marzo 2022 – 15 maggio 2022: Area 4 – Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata; Abruzzo, Molise, Marche
• nel periodo 1° maggio 2022 – 30 giugno 2022: Area 1B – Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania
Aree geografiche
AREA 1 | Area 1A Sardegna;Area 1B Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania; |
AREA 2 | Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia tranne la provincia di Mantova, provincia di Piacenza, provincia di Trento, provincia di Bolzano; |
AREA 3 | Veneto, provincia di Mantova, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna tranne la provincia di Piacenza; |
AREA 4 | Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata; Abruzzo, Molise, Marche. |
Lo Switch-Off richiederà in molti casi l’acquisto di un nuovo decoder o di una nuova TV. Secondo alcune stime ci sono dai 10 ai 15 milioni di dispositivi non compatibili con la nuova tecnologia.
In aiuto alle famiglie con i redditi più bassi sono stati stanziati degli incentivi statali: Bonus TV.
Cosa cambia con il nuovo digitale terrestre DVB T2?
Nuovo digitale terrestre: di cosa si tratta?
Il nuovo digitale terrestre DVB T2 (Digital Video Broadcasting Terrestre di 2a generazione) è un’evoluzione dell’attuale sistema TV in uso. Verrà impiegato per tutte le trasmissioni terrestri TV mediante la codifica di compressione video HEVC (High Effeciency Video Coding).
Farà un uso ottimizzato della banda pur mantenendo lo stesso numero di canali e migliorando notevolmente la qualità di audio e video durante la trasmissione. Questa trasformazione comporterà anche benefici sotto il punto di vista dell’inquinamento elettromagnetico.
Quando inizierà lo Switch Off?
La prima fase avverrà nel periodo compreso fra il 1° settembre 2021 ed il 15 novembre 2021: tutte le TV dovranno dismettere la codifica video Mpeg-2 e sostituirla con Mpeg-4, la codifica tutt’oggi utilizzata per trasmettere i contenuti in HD. Questa fase proseguirà per aree regionali in tutta Italia e si concluderà, salvo cambiamenti dell’ultimo momento, il 30 giugno del 2022.
Dal mese di gennaio 2020 inoltre sta avvenendo la ricollocazione dei canali TV su alcune frequenze: in particolare sulle frequenze 50 UHF e 52 UHF per le TV nazionali e sulle frequenze 51 UHF e 53 UHF per i canali locali.
Dopo la prima fase legata all’adozione dello standard Mpeg-4 con le trasmissioni dei canali in HD, il passaggio al nuovo digitale terrestre entrerà nel vivo con la seconda fase a partire dalla primavera del 2022 quando tutte le regioni d’Italia passeranno dal DVB T al DVB T2, lo standard di seconda generazione della TV digitale.
Cosa cambierà da settembre del 2021 per chi guarda la TV?
Per alcune famiglie potrebbe essere necessario cambiare TV o adottare un decoder. Vediamo quali sono i casi:
- Se possiedi una TV o un decoder che non riceve i canali in HD (e quindi privi dello standard video Mpeg-4 H.264), se non puoi vedere Rai Uno HD o Canale 5 HD per intenderci, per continuare ad avere l’accesso a tutti i canali non hai altra scelta che sostituire TV o acquistare un decoder.
Puoi fare una verifica sintonizzandoti sul canale 501. - Se hai una televisione compatibile con la codifica Mpeg-4 H.264 ma non col il DVB T2, potrai continuare a vedere tutti canali TV fino a quando le emittenti televisive non interromperanno le trasmissioni in DVB T per il DVB T2. Quest’ultima fase avverrà nel secondo semestre del 2022.
Come capire se il televisore è compatibile con il nuovo digitale terrestre
A partire dal 1° gennaio 2017 tutte le TV in vendita devono essere compatibili col nuovo standard DVB T2. Se hai acquistato un televisore dopo questa data non dovresti avere problemi. Puoi eseguire un test sintonizzandoti sul canale 100 o sul canale 200. Se la tua TV è pronta per il DVB-T2 vedrai un messaggio di questo tipo:
Se lo schermo è nero prova a fare una nuova sintonizzazione dei canali e ripeti il test. Se continua a rimanere nero vuol dire che la tua TV supporta solo l’attuale standard DVB T. In questo caso dovrai mettere in conto di sostituire il televisore con un modello compatibile (vedi quelli consigliati qui sotto) oppure abbinare il tuo vecchio televisore a un decoder DVB T2.
Per l’acquisto puoi richiedere il Bonus TV da 50 euro, se rientri nei requisiti ISEE oppure accedere al Bonus Rottamazione fino a €100 utilizzando l’apposito modulo:
TV consigliate per il nuovo digitale terrestre:
Decoder DVB – T2:
Altre alternative:
Se hai già la connessione ad una parabola satellitare, un’alternativa è accedere ai canali con Tivùsat oppure se hai una connessione internet veloce ed illimitata puoi trasmettere i canali sul televisore attraverso Chromecast o Amazon Fire Stick.