Battlefield 2042 è l’ultima replica del longevo spara tutto in prima persona. Il suo arrivo è previsto per il prossimo ottobre. Il gioco si svolge nel futuro non solo in termini di ambientazione, ma anche per il potenziale distruttivo e la libertà creativa senza precedenti.
Ambientazione
Battlefield 2042, come si può evincere dal titolo, porta la serie in un domani non troppo lontano. Lì il cambiamento climatico, i blackout globali e la scarsità di risorse primarie stanno devastando la Terra.
Questo genera un conflitto globale con una crescente popolazione di rifugiati chiamati No Pats, reclutati dagli Stati Uniti e dalla Russia. I giocatori vivranno la maggior parte della storia attraverso le partite multiplayer e le mappe stesse, piuttosto che mediante una tradizionale operazione bellica.
Battlefield Portal
Grazie a un evento in anteprima svoltosi a distanza, che ha preceduto il reveal del titolo nel corso dell’EA Play 2021, abbiamo avuto l’opportunità di toccare con mano lo stato di avanzamento del gioco.
Abbiamo avuto la possibilità di chiacchierare con il team e scoprire questa misteriosa terza modalità di gioco di cui avevano accennato durante la presentazione.
Una piattaforma sandbox completamente guidata dagli utenti e denominata Battlefield Portal. I Ripple Effect Studios (i curatori di tale funzionalità, precedentemente noti come DICE Los Angeles) l’hanno definita come “una lettera d’amore per tutti gli appassionati”.
Battlefield Portal sarà un’esperienza ampiamente personalizzabile. I guerrieri virtuali di tutto il mondo potranno costruire e condividere partite personalizzate, visualizzare quelle impostate da altri utenti e sceglierle come base di partenza.
Dentro anche un po’ di Battlefield 1942, Battelfield Bad Company e Battelfield 3
Questa modalità disporrà di un menu di configurazione con tre voci distinte: una per le esperienze concepite da DICE, un’altra per quelle create dalla comunità ed infine un vero e proprio editor.
Il direttore generale di Ripple Effect Studios, Christian Grass, ha confermato che, oltre a tutti i contenuti di Battlefield 2042, Portal include asset estrapolati da altri tre titoli della serie: Battlefield 1942, Battlefield Bad Company 2 e Battlefield 3.
Con armi, veicoli e gadget specifici, la piattaforma contiene anche sei mappe classiche prese dai capitoli nominati sopra. Potremo utilizzarli e modificarli a piacimento negli scenari che abbiamo realizzato.
L’elenco include Confine sul Caspio e Canali di Noshahr da Battlefield 3, El Alamein e Offensiva delle Ardenne da Battlefield 1942, e Porto di Arica insieme a Valparaiso da Bad Company 2.
Tutti gli elementi di queste mappe sono state ricostruite da zero con il motore Frostbite e reinventate per le attuali piattaforme di gioco.
I layout delle stesse rimangono il più vicino possibile a come i fan le ricordano, ma con l’aggiunta di un tocco di modernità che le porta al passo con i tempi. Ad esempio l’integrazione della fisica ambientale per le vecchie mappe di Battlefield 1942.
Eccezionale personalizzazione con l’editor di Portal
Con l’editor di Portal, i giocatori assumono un controllo senza precedenti su ogni singolo elemento.
Come è stato mostrato dal design director Justin Wiebe, in partenza si seleziona la modalità di gioco su cui vogliamo incentrare la partita, incluse varianti non presenti in Battlefield 2042 come Corsa.
In seguito, è possibile organizzare le squadre selezionandole da un titolo specifico. Ad esempio abbiamo la facoltà di contrapporre i fanti della Seconda Guerra Mondiale agli specialisti di 2042. Tuttavia uno stesso plotone non può annoverare soldati provenienti da epoche diverse.
Allo stesso modo armi, gadget e veicoli possono essere configurati a piacimento, abilitandoli e disabilitandoli.
Wiebe ha tuttavia specificato che l’equipaggiamento non verrà bilanciato in alcun modo. Ad esempio pistole e i fucili di Battlefield 1942 potrebbero non essere troppo efficaci contro tecnologie più futuristiche.
Stabilisci le “regole del gioco!”
Tuttavia, potremo compensare eventuali svantaggi di vecchi equipaggiamenti alterando qualche parametro. Potremo conferire a determinate armi la capacità di infliggere danni maggiori o rifornire le truppe sfavorite con un maggior numero di unità.
Questi dettagli diversificati si possono ottenere grazie a Battlefield Portal con l’editor delle regole, una sorta di linguaggio di programmazione visuale.
Sebbene l’editor possa inizialmente spiazzare quanti non hanno dimestichezza con le logiche di programmazione, consente di ottenere un livello di personalizzazione davvero incredibile.
È possibile infatti aggiungere alle proprie partite molteplici livelli di causa effetto che hanno la capacità di rendere ogni scenario un autentico sfoggio di estro e inventiva.
Grass ha fatto sapere che lo studio realizzerà contenuti e video in stile tutorial. L’obiettivo è aiutare i giocatori ad apprendere tutte le funzionalità dell’editor, dalle basi ai concetti più avanzati.
I giocatori saranno così in grado di partire da zero oppure cominciare da contenuti già pubblicati all’interno della comunità e poi personalizzarli.
In definitiva grazie a Portal il gioco può essere completamente rinnovato regalando ai giocatori sempre nuove esperienze di gioco neanche immaginate dai creatori del gioco. L’unico limite sarà la fantasia.
Resta ancora da scoprire la Hazard Zone, riguardo la quale DICE si vuole confidare solo poco prima del lancio. Alcune ipotesi farebbero pensare ad una modalità incentrata su un’azione serrata fra squadre rivali. Quantomeno, considerato che mancano meno di due mesi ad ottobre, non dovremo aspettare troppo tempo prima di avere finalmente tutte le risposte.